
La voce del silenzio
by don Aurelio
La parola e il silenzio sono due poli che definiscono la nostra esistenza e il nostro modo di relazionarci con il mondo.
La parola, strumento potente di comunicazione e di espressione, è ciò che ci unisce e ci permette di condividere i nostri pensieri e sentimenti.
Il sienzio, invece, è lo spazio sacro in cui possiamo riflettere, meditare e ritrovare la nostra identità e il senso della nostra vita.
E’ attraverso la parola che condividiamo la nostra storia,le nostre gioie e i nostri dolori, le nostre speranze e paure.
‘In principio era il Verbo,e il Verbo era presso Dio,e il Verbo era Dio ‘(Giovanni 1,1).
La parola è fondamentale per la nostra crescita umana. Attraverso il linguaggio, possiamo articolare i nostri pensieri e sentimenti, rendendo possibile la comprensione e l’elaborazione delle nostre esperienze.
La parola può anche avere un potere terapeutico, come dimostra la psicoterapia, dove il dialogo tra terapeuta e paziente diventa un mezzo per guarire e crescere.
Se la parola è la voce dell’anima, il silenzio è il suo respiro.
Il silenzio offre uno spazio in cui possiamo ritirarci per riflettere, meditare e connetterci con la nostra interiorità. E’ anche il luogo dell’incontro con Dio. Nella meditazione buddista, per esempio, il silenzio è il mezzo attraverso cui si raggiunge la consapevolezza e l’illuminazione.
In un mondo sempre più frenetico e rumoroso, il silenzio ci permette di fermarci e di ascoltare la nostra voce interiore . E’ un potente strumento di introspezione.
Nel silenzio possiamo trovare la chiarezza e la pace interiore, riscoprendo ciò che è veramente essenziale e importante per noi.
La parola e il silenzio non sono opposti, ma complementari. Entrambi sono essenziali per un equilibrio psicospirituale.
Trovare un’armonia tra parola e silenzio può contribuire a una vita più equilibrata e significativa, bilanciando momenti di dialogo con momenti di silenzio, scegliendo con consapevolezza le nostre parole con cura, e valorizzando il silenzio come spazio di rigenerazione e di riflessione.
“Il silenzio è una esperienza preziosa e onora la parola “(M. Recalcati).
Purtroppo la parola è talvolta come un proiettile che ci ferisce, quando somiglia a un insulto che mortifica la vita e che ci rende vittime della violenza.
Le parole che non abbiamo detto sono come un appuntamento mancato, causando sofferenza.
La parola permette alle emozioni di essere comunicate.
La parola se non passa attraverso l’ascolto dell’altro diventa chiacchiera.
La parola che incontriamo nei libri ci dona l’esperienza che non siamo noi che leggiamo il libro, ma è il libro che legge la nostra vita.
Esiste anche la parola non verbale, cioè le comunicazioni non verbali come per esempio le espressioni facciali, i gesti e il sistema cinesico e aptico, gli sguardi (oculesica), la distanza tra gli interlocutori (prossemica) e l’intonazione della voce...
Meditiamo il salmo 65 come se fosse stato scritto per ciascuno di noi (S.Atanasio di Alessandria), per il nostro cuore spesso sclerotizzato da ansie e frustrazioni.
E’ un salmo che elogia il silenzio per non essere sommersi da vorticosi pensieri, dagli strascichi di un passato spesso tempestoso, dalla noia di un presente che ci appare amorfo.
Nel silenzio può annidarsi il timore di scoprirsi feriti, può accovacciarsi
l’indifferenza, l’omertà, può nascondersi la resa, la rinuncia a vivere, il desiderio di stare alla larga dai conflitti.
Il silenzio può generare mutismi infiniti, perpetrare rancori sterili.
Prezioso è il silenzio amico, provvido e gentile, che alcuni volti lo portano scolpito tra le rughe, gestazioni di un tempo lunghissimo di attese, sorrisi e lacrime. Prezioso è il silenzio di chi vive una solitudine feconda e aperta ai fratelli, nell’ascolto della Parola di Dio e del grido dei poveri.
E’ il silenzio dei Padri del deserto che accoglievano tutti, senza però rivolgere la parola a chi si presentava loro per la prima volta, rimanendo in silenzio: ‘Se il silenzio non è edificante per coloro che vengono da noi…..non c’è speranza che lo siano le parole…’.
Il silenzio è lotta contro la banalità, è ricerca di verità autentiche, è accoglienza delicata del mistero che si nasconde in ogni persona.
Il silenzio non spiega la sofferenza, ma la attraversa, dandole un senso.
Non c’è niente di più intimo del silenzio condiviso tra due amanti o tra due amici che contemplano la stessa alba o tramonto.
Il silenzio può generare in noi una sapienza incrollabile.
2025-04-10