Credere e pensare senza paura

by don Aurelio

Giovedi 30 novembre 2017 è morto Giampiero Boff.
Aveva una fede granitica e rocciosa unita a una libertà di pensiero e a una freschezza di analisi imparata all’Università Gregoriana con maestri come Alfaro, Flich, Italo Mancini e Luigi sartori. Tuttavia la teologia non si deve relegare a biografia intellettuale della fede di questo o quella credente. Ricordo anche Don Maurizio Girolami che dal 1 settembre 2024 è il nuovo preside della Facoltà teologica del Triveneto, in questa seconda sessione del Sinodo dei vescovi. Non possiamo dimenticare che la teologia non è un pacchetto di idee sopra o accanto alla realtà, ma un laboratorio di vita ecclesiale, perché ‘la realtà è superiore all’idea (Papa Francesco, Evangelii gaudium nn. 231-233). Nel 1927 Julien Benda pubblica ‘La Trahison des Clercs’, un fortunato pamphlet nel quale denunciava il tradimento degli intellettuali francesi e tedeschi che si lasciavano trascinare dalle passioni politiche-ideologiche in quegli anni. E’ un testo che ancora oggi è la spina nel fianco di coloro che come intellettuali fanno il mestiere di tenere viva la coscienza critica anche delle comunità ecclesiali. Oggi possiamo denunciare un tradimento dei teologi perché tacciono e il loro silenzio è colpevole. ‘Anche il profeta e il sacerdote si aggirano per la regione senza comprendere…..’ (cfr. Ger. 14,17). Rende pensosi anche il patriarca di Mosca che predica la guerra santa contro l’Occidente scristianizzato. ‘Ricominciare . Parole buone per il nostro tempo’ (Edizioni S.Paolo 2023) è l’ultimo libro di Francesco Cosentino dell’Università Gregoriana.
Il monaco del deserto S.Antonio nel IV secolo diceva : ‘Oggi ricomincio’. O come direbbe Erri De Luca (Ora prima, edizioni Qiqajon, Magnano 1997): ’Credente non è chi ha creduto una volta per tutte, ma chi rinnova il suo credo continuamente ‘. Tempi difficili i nostri, segnati dal vizio dell’accidia che paralizza la vita, narcotizza la coscienza e fa galleggiare in qualsiasi palude.

  • Troppa gente disfattista, rassegnata, scoraggiata, incline al lamento
  • Tempi di passioni tristi, di aspettative deluse e di ideali senza futuro
  • Tempi di conflitti, divisioni, violenze, rancore, odio e pregiudizio

Abbiamo bisogno di parole buone per ricominciare sempre. Fiducia (la cui sorgente è Dio) vuol dire disfarci dei nostri pregiudizi che ci impediscono di vedere il vero volto degli altri. Speranza che ci invita a smettere di guardare solo la punta del nostro naso o delle nostre scarpe,pensando che il mondo finisca con noi. Riconciliazione il conflitto non gestito si trasforma in vere e proprie guerre.
Purtroppo abbiamo una struttura ‘bipolare’: insieme all’amore e alla bontà in noi convive anche l’aggressività. Inquietudine guardiamo alla fede non come una pace sonnolenta ,una spiritualità anestetizzante, un fumo che stordisce e annebbia la passione, ma un fuoco acceso che ci brucia dentro.
Auguriamoci sempre che il cuore non si addormenti e non si arresti il nostro cammino. La teologia può aiutare a ripensare il pensiero perché è un sapere critico-sapienziale, non astratto, ma spirituale, elaborato in ginocchio, nutrito di adorazione eucaristica e di preghiera. Un pensiero misericordiosamente rivolto alle piaghe aperte dell’umanità e della storia umana, con uno sguardo di profezia e di speranza cristiana. Leggiamo: ’Ripensare il pensiero’ di Antonio Staglianò dell’Università Gregoriana: il Vangelo offre risposte significative ai nostri interrogativi umani.


2024-10-26