
Sclerocardia e cuori di pietra
by don Aurelio
Iniziamo la nostra riflessione da un punto di vista educativo e possiamo constatare che la malattia della ‘figliolite’ è in profondità ‘durezza di cuore’: non è vero che si rischia ogni giorno di non amare veramente i figli, come se fossimo crudeli e sadici ?
Eppure oggi la terra si riscalda sempre di più e invece i cuori si raffreddano.
Ha scritto il prof. Crepet: ’Dietro migliaia di luci accese nei condominii delle nostre città si nascondono solitudini, rancori, latitanze affettive….’.
Il nostro mondo è sempre più povero d’amore, di abbracci, di relazioni, di amicizia, di tenerezza.
Nelle nostre istituzioni scolastiche, sociali ed ecclesiali siamo di fronte a ‘un oggettivo inverno educativo e a una vera miseria di relazioni autenticamente umane’.
Ogni giorno quante parole diciamo che gelano il cuore, che schiacciano, che mordono…….
Nei nostri rapporti familiari ed ecclesiali è urgente coccolare e baciare l’anima (cfr. Mc 10,16).
La sclerocardia è la terza delle malattie spirituali diagnosticate da Papa Francesco nel 2014 e la terapia è la costanza nel discepolato di Gesù: nella vita spirituale o si progredisce oppure si regredisce.
Proprio come quando con la bicicletta si va in salita: se si smette di pedalare subito comincia la decelerazione e riprendere a pedalare sarà ancora più duro.
Papa Francesco: ‘c’è la malattia dell’impietrimento mentale e spirituale: ossia di coloro che posseggono un cuore di pietra e la testa dura’.
Costoro perdono la serenità interiore, la vivacità e l’audacia interiore diventando ‘macchine di pratiche devozionali tradizionali oppure alla moda’ e non ‘uomini di Dio’.
E’ pericoloso perdere la sensibilità umana necessaria per piangere con coloro che piangono e per gioire con coloro che gioiscono.
Il Risorto lamenta ai discepoli di Emmaus la lentezza, non la durezza del cuore (Lc.24,25). Consiglio di rileggere Atti 7,51: ‘O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie’.
Anche Fabrizio De Andrè cantava dei profili dei sacerdoti nelle rappresentazioni oniriche della giovanissima Vergine Maria :
‘….E i volti severi divennero pietra:
le loro braccia profili di rami,
nei gesti immobili d’un’altra vita.
Foglie le mani, spine le dita (cfr. il sogno di Maria).
Certamente il sentimento è lo strato più superficiale del nostro sentire emotivo.
Può essere spiritualmente opportuno rileggere ‘ Gaudete et exultate ‘ n. 36, 45, 93, 96, 147.
Ricordiamo certamente Ez. 36,26: ‘Vi darò un cuore nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne’.
Ogni rottura della relazione anche matrimoniale, dice Gesù, ha inizio dentro al cuore (cfr. Mt 5,28).
E’ il cuore duro che la provoca.
All’inizio non fu così: un amore che non finisce, un amore fedele fa parte del sogno di Dio per l’uomo (cfr.Mt 19,8).
Dice Papa Francesco: ‘i cuori duri faranno soffrire tanto la chiesa.I cuori chiusi, i cuori di pietra, i cuori che non vogliono aprirsi, i cuori che conoscono soltanto il linguaggio della condanna’.
Non sanno dire: Spiegami perché dici questo? Sanno tutto soltanto loro.
La Parola di Dio sempre dispiace a chi ha il cuore duro, perché il Vangelo invita tutti ad andare avanti con misericordia e speranza teologale.
L’ideologia è sempre una ostinazione.
Spesso si zoppica dalle due gambe: un po’ di qua e un po’ di là: si vive così una doppia vita di compromessi (cfr. lettera agli ebrei 3,4 … fino a 4 ,11).
‘La durezza di cuore‘, come nel caso delle contestazioni che i farisei fanno a Gesù in merito al riposo settimanale, oggi emerge nella simpatia verso persone inflessibili e che non sentono ragioni.
Eppure il bene dell’individuo deve prevalere sull’applicazione di una norma (il sabato per l’uomo e non l’uomo per il sabato).
La ‘sclerosi del cuore’ come progressiva immobilità e incapacità di adattamento ai mutamenti, come insensibilità e mancanza di comprensione è strettamente legata all’incredulità e rende ostinati a Dio e agli uomini.
La sclerocardia può essere sanata: Io darò loro un altro cuore…(Ezechiele 11,19 e 36,26).
Occorre mettere in stretta connessione l’intenzione del Creatore (‘all’inizio non era così…’ Mt 19,8) con la corretta interpretazione di Mosè (‘per la durezza del vostre cuore Mosè vi ha permesso…’Mt 19,8) e con la dichiarazione di Gesù in Mt 5,17: ‘Non sono venuto ad abolire, ma a dare compimento…’.
Non dimentichiamo le beatitudini e la dichiarazione di Gesù: ’Il Figlio dell’uomo è signore del sabato’ (Mt.12,8).
Leggiamo con attenzione la quarta enciclica di Papa Francesco ‘Dilexit nos’ (24 ottobre 2024). In un mondo che sembra senza cuore, il perdono ci porterà a una pace giusta. Recuperiamo il valore delle relazioni umane ed ecclesiali nella nostra parroccchia. Valorizziamo i piccoli gesti quotidiani di bene.
2024-11-24