Fake news

by don Aurelio

Si prevede che leggeremo più notizie false che vere (rapporto Gartner al Forum di Madrid). Le fake news su X si propagano sei volte più velocemente delle notizie vere: sono un business e un’arma politica. Purtroppo non leggiamo più testi lunghi (ogni anno il 60% non ha letto alcun libro), privilegiamo le immagini e i testi brevi. Anche nell’informazione veloce e leggera le opinioni stanno sostituendo la realtà. Le bufale non sono innocue: oltre agli aspetti politici non dimentichiamo la disinformazione scientifica di urgente attualità in tempo di pandemia globale.
Rimettiamo al centro le persone. E’ l’uomo che ci sta a cuore. La fede biblica è il contrario della credulità, perché si fonda su fatti che possono essere provati. Al contrario del giornalismo ‘copia e incolla’ è bene indicare sempre la prima fonte della notizia. Ci sono anche le fake news più organizzate, quelle che mescolano elementi veri ad elementi falsi, cercando di apparire plausibili. Sono circa una ottantina le notizie false circolate sui social su Papa Francesco. Certamente si dovrà fare qualcosa anche a livello normativo. Non è possibile che i social diventino praterie in cui le bufale corrono indisturbate e senza alcun limite. Ma la vera difesa contro le false news è uno spirito critico da far crescere tra la gente.
Le false news in campo religioso vengono diffuse con scandali, maldicenze, ecc. Non fidiamoci dei toni sensazionalistici, che scatenano le emozioni di pancia. Impariamo a giudicare l’attendibilità delle fonti: non basta leggere il titolo della notizia, guardiamo da dove arriva. Attenti alle ‘mezze verità’ e a chi le distorce.
Domandati non solo se la notizia è vera, ma anche perché è stata condivisa. L’invito di Papa Francesco è a promuovere un giornalismo ‘di pace’, non intendendo con questa espressione un giornalismo ‘buonista’, con toni sdolcinati, ma senza infingimenti, ostile alla falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti.


2024-11-19