
La cattiveria
by don Aurelio
La cattiveria esiste sotto forme palesi e subdole, messe in atto da persone che ritengono di essere nel giusto e che ritengono anche di essere buone.
L’arma più potente che abbiamo contro la cattiveria è rimanere come siamo e non diventare cattivi come il malvagio che ti fa soffrire.
C’è chi non sa di essere cattivo e ha molte spiegazioni valide dal suo punto di vista soggettivo: nessun cattivo è contento di essere tale, è sempre negativo, ha sempre qualcosa da recriminare.
Chi sta accanto a una persona cattiva, non deve mai perdere la fiducia, deve sempre cercare il dialogo e mantenere una porta aperta da cui far entrare parole e gesti buoni.
Devi solo ricordarti chi sei, il bene che hai fatto, anche se tua mamma ti dice che sei un fallito, anche se tuo figlio ti dice che non vali niente...
Devi decidere di distaccarti da una persona cattiva, oppure di aiutarla….
L’amore non è un obbligo, ma una scelta: tieni sempre accesa la tua luce interiore,
è così che si scacciano via le tenebre.
A questo riguardo consiglio di leggere di Fedor Dostoevskij ‘Delitto e castigo’.
Rodion Romanovich Raskolnikov, uno squinternato ragazzotto che vive di espedienti nella vecchia Leningrado, ci testimonia la sua morale: il male non vince mai sul bene.
Se vogliamo conoscere ‘la storia d’amore’ che Dio ha per noi, bisogna guardare il Crocifisso, sul quale c’è un dio che si è svuotato della sua divinità, ha preso su di sé il nostro peccato, pur di salvare gli uomini.
‘Se un serpente fa del male ad una persona, guardi quel serpente di bronzo e guarirà’ ( cfr. libro dei Numeri cap. 21). La salvezza sta in alto.
La logica di Gesù è perdente ? In un mondo nel quale prevale la logica della forza e sembra che ognuno pensi a sé. E’ perdente agli occhi del mondo, ma vincente agli occhi di Dio.(cfr. 1 Cor. 3,18).
Dio sa che il male si vince solo con il bene: non con la spada, ma con la croce.
‘Rimetti la spada nel fodero’ (Gv. Cap. 18,11)
Nel nostro mondo indifferente e ingiusto, dove sembra di assistere all’agonia della speranza, il cristiano non può fare come quei discepoli che prima impugnarono la spada e poi fuggirono.
La soluzione è la via di Gesù: l’amore attivo, l’amore umile, l’amore ‘fino alla fine’ (Gv.cap.13).
Agli occhi di Dio, il bene conta più del male, la spiga di domani vale più delle erbacce e della zizzania di oggi. Alla zizzania si risponde moltiplicando le spighe.
- Anche se subisci violenza, mantieni il tuo cuore capace di amare (cfr. Mt. 5,38)
- Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene (cfr.Romani 12,21)
- Il male che subiamo dagli altri non può contaminarci
- Il male più difficile da distruggere è quello che assume le sembianze del bene (A.B.)
- Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino a fare il bene (A.B.)
Fai del bene e scordatelo, fai del male e pensaci.
2024-07-31