
Adolescenti
by don Aurelio
L'adolescenza si colloca tra fanciullezza e vita adulta con specifiche modificazioni bio-somatiche e psicosociali.
E' preceduta dalla pubertà (11 - 13 anni) con sviluppo della funzione sessuale e psico-sociale.
Tra 19 e 28 anni è la fase della giovinezza con l'elaborazione di un compiuto progetto di vita. Quindi l'adolescenza si colloca tra la pubertà e la maturità (14 – 18 anni).
Oggi però l'adolescenza è sempre più un periodo di ricerca dell'identità, in rapporto alle figure genitoriali.
Davvero questi nuovi adolescenti sono 'detradizionalizzati' e completamente 'digitalizzati'.
La tossicodipendenza e l'aumento della criminalità giovanile e di baby gang segnalano uno stato di disagio profondo.
Nella fascia d’età 15 – 24 anni il suicidio si colloca al secondo posto tra le cause di morte. Sui 4000 suicidi l'anno registrati nel nostro paese, riferisce l’Istat, oltre il 5 % è compiuto da ragazzi sotto i 24 anni.
E' anche a causa del Covid-19 se sono aumentati atti autolesionistici e suicidari che hanno segnato una crescita di disturbi mentali sia nei ragazzi che nei bambini: irritabilità, ansia, sonno disturbato.
C’è un’altra fetta nel mondo degli adolescenti: quelli che si chiudono sempre di più dentro casa, che trascorrono ore ai videogiochi senza nessun interesse sociale.
Numerosi studiosi hanno individuato nell'inquietante fenomeno della 'mancanza del padre' la causa di una adolescenza un po' schizoide che ha come protagonista un eterno bambino che non riesce a crescere.
Alla famiglia ‘lunga’ corrisponde l’adolescente 'interminale'.
Alle spalle hanno una famiglia in cui marito e moglie sono interscambiabili: più decisa la madre, meno autorevole il padre.
Qualcuno addirittura parla di genitore unico,con l'eclisse del padre e l'eccedenza di valori materni.
Per gli adolescenti anche la scuola ha smarrito i tradizionali obiettivi educativi e si limita nel migliore dei casi a socializzare.
L'adolescente nel ruolo di precoce consumatore di ciò che propone la moda (giubbotti, jeans, smathphone) è un'esca-vittima nella rete, in un ruolo effimero e illusorio.
Oggi il giovane resta nella famiglia molto più a lungo di un tempo: la comoda nicchia protettiva viene mantenuta anche dopo l’autonomia economica, professionale e affettiva.
Il genitore comprensivo, ma di scarsa guida, può compromettere non poco la crescita dell'identità del figlio.
Incontriamo spesso giovani 'camaleonti', senza identità, né valori autentici, disposti sempre a cambiare volto e comportamenti a seconda dell'ambiente che frequentano.
La solitudine dell'adolescente oggi in ricerca affannosa del distacco dall'età infantile, senza guide autorevoli al suo fianco, è ben esemplificato dalla vicenda della tossicodipendenza.
Il padre è importante anche quando si vede poco.
Padri disimpegnati, arroganti, disillusi, deboli, senza passione e fantasia, dimostrano di essere assenti oppure pessimi educatori.
2024-07-17