Dio se ne ride

by don Aurelio

Dio vuole che noi sperimentiamo la gioia, coltiviamo il senso dell'umorismo e ridiamo delle assurdità della vita, per non parlare della nostra stessa umanità. La fede conduce alla gioia e i santi sono gioiosi. 'Figlio, per quanto ti è possibile, non privarti di un giorno felice' (Siracide 14,14).
Papa Francesco mette in guardia dalla 'faccia funerea' delle persone burbere e arcigne che trattano gli altri con rigidità e arroganza. L'ironia è sapienza. Stando al vangelo di Luca: rideranno coloro che ora piangono (Lc 6,21 ), mentre chi ora ride dovrà piangere (Lc 12,2). Propongo la lettura del libro di Padre James Martin 'Anche Dio ride' (ed. S.Paolo) e l’esortazione di Papa Francesco 'Gaudete et exsultate'. E' noto l'aforisma ebraico: 'L’uomo pensa e Dio ride'. Propongo anche di leggere 'E Dio rise' di Marc Alain Ouaqnin, presentato da Moni Ovadia, libreria Pienogiorno.
La storia di tante eresie è in buona misura la storia della perdita del senso dell’umorismo. Spesso siamo incapaci di cogliere i lati buffi e contraddittori della vita, ridendone con benevola comprensione, relativizzando e ridimensionando quanto si vorrebbe prendere per assoluto ed eccelso. Il Vangelo è pieno di benevoli sorrisi. Ci sono momenti in cui siamo tentati di vederci in prospettive eroiche, ci sentiamo padroni del mondo e della chiesa. Purtroppo all'interno della cultura delle istituzioni religiose, serpeggia l'umor nero e i credenti sono descritti come cani bastonati: la gioia, ovvia conseguenza di una fede vivificante e liberante, sembra essere assente. Spesso di Dio si ha l'immagine di un giudice adirato e severo e non di un Padre misericordioso.
Chi esercita un ministero ecclesiale ha spesso a che fare con eventi tristi e dolorosi, senza riuscire a valorizzare quelli gioiosi. Eppure la vita cristiana non solo è buona, segnata cioè dai tratti della bontà e dell'amore, ma è anche bella e beata. Ci meritiamo ancora il rimprovero rivolto ai cristiani da Friedrich Nietzsche oltre un secolo fa: 'I cristiani dovrebbero cantarmi canti migliori perché io impari a credere al loro Redentore'. (Così parlò Zarathustra-Adelphi - Milano,1986, pag. 109).
Le nostre debolezze umane possiamo vederle con lo sguardo di Dio, sorridendo con umiltà e fiducia. Agli anziani come me, insieme a S. Giovanni XXIII, vorrei dire che il mondo non finisce con noi e ai giovani che il mondo non è cominciato con voi. Per educarci all'humour meditiamo i libri sapienziali e i Proverbi, aprendo con passione e con fede la Sacra Scrittura. L'umorismo è un forte antidoto contro la paura, il male e la morte. Meditiamo il salmo 2 versetto 4: 'Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà beffe di loro'.
Il riso di Dio non è fonte di terrore ed espressione di superiorità. E' un sorriso misericordioso, un sorriso con le lacrime d’amore negli occhi. 'Il senso dell'umorismo è una grazia che io chiedo tutti i giorni, perchè il senso dell'umorismo ti solleva, ti fa vedere il provvisorio della vita e prendere le cose con uno spirito di anima redenta' (Papa Francesco, intervista del 20 novembre 2016 a TV 2000).


2024-07-05