
Tramonto dell’occidente cristiano?
by don Aurelio
La Francia vive la sua crisi di fede: il 4 marzo 2024 ha segnato un momento storico: la prima nazione al mondo a inserire il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza nella propria Costituzione, già legge Veil del 1975. Il Parlamento Europeo in una risoluzione non vincolante ha approvato che l'aborto sia inserito nella carta dei diritti fondamentali dell'UE l’11 aprile 2024 con 336 sì 163 no e 39 astensioni.
Veramente non esiste diritto a sopprimere la vita. Il Dicastero della dottrina della fede nella 'Dignitas infinita' (2 aprile 2024) afferma che 'l’aborto procurato è uccisione deliberata e diretta di un essere umano' (approvato da Papa Francesco il 25 marzo 2024). Purtroppo in Francia non si parla di misure di sostegno per coloro che vorrebbero tenere il proprio figlio (conferenza episcopale francese). In nome della libertà delle donne la Costituzione francese introduce solennemente una nuova discriminazione. Così il diritto di abortire apre la porta a quello di eliminare neonati, malati di mente, individui in coma... Consigliamo di riflettere sulla 'Dignitas infinita' e di leggere con attenzione il capitolo quarto dedicato ad alcune gravi violazioni della dignità umana. Un documento del Dicastero per la Dottrina delle fede, che fa memoria del 75° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e riafferma l'imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno della antropologia cristiana . L'Europa culla del protestantesimo è storicamente sede del Cristianesimo ed è diventata una delle regioni più secolari al mondo. Comprendiamo perché oggi molti affermano di aver abbandonato gradualmente la religione.
L’immagine della Cattedrale di Notre Dame che brucia è una raffigurazione plastica del tramonto cristiano della civiltà occidentale. Succede più o meno lo stesso con le chiese parrocchiali in Europa trasformate in supermercati o che cambiano destinazione d’uso o culto religioso. La nostra parrocchia invece è in controtendenza e controcorrente, poiché nel 2016 ha dedicato un nuovo complesso parrocchiale in una città preoccupata soltanto di 'rapallizzare', attenta unicamente all'aspetto finanziario del commercio dei condomini, distratta rispetto alle problematiche dell'urbanistica e di una rapida aggregazione sociale, sorda nei confronti delle esigenze e dei diritti della dignità della persona umana (cfr. Dignitas infinita).
Papa Francesco ha detto: Non siamo più in una regione di cristianità, serve un cambio di mentalità della chiesa'.
Papa Benedetto XVI parlava espressamente di 'dittatura del relativismo e di apostasia dell'Europa, escludendo Dio dallo spazio pubblico'. L’Europa era 'flaccentis', cioè fiacca, al tempo di S.Colombano, come lo è oggi.
Il compito dei credenti verso l'Europa viene così indicato da Papa Francesco nel discorso del 28 ottobre del 2017, facendo riferimento alla Lettera a Diogneto, non per occupare spazi, questo sarebbe proselitismo, ma come anima avviare processi di rianimazione.
LEuropa testimonia una vecchiaia che apre alla speranza e una vecchiaia che si chiude nella tristezza.
Dalla fine della seconda guerra mondiale la chiesa ha cessato di considerare l’Europa stessa un centro della storia mondiale e quindi della sua propria storia. E cresciuta limportanza sulla scena mondiale degli stati africani e asiatici. Assistiamo a una accelerazione del ritmo degli abbandoni, che comporterà una riduzione delle risorse e una rivoluzione dell’amministrazione delle strutture ecclesiali.
La trasformazione della chiesa non si può subire, ma deve essere plasmata con serenità e fiducia.
Manteniamo le tradizioni per noi preziose. Se non sono vive reinventiamole, riorganizzandole in modo creativo.
Dobbiamo tuttavia chiederci se c'è ancora la passione necessaria per il Vangelo e l’energia per plasmare il mondo. Se c'è questa passione, le comunità diventeranno vive e cresceranno. Altrimenti moriranno.
Questo non vuol dire che tutto quello che viene dal passato è stato 'spazzatura', ma che ha fatto il suo tempo. In futuro ci interrogheremo di più su quali forme di fede vissuta testimonieremo e su come possiamo essere più impegnati nei nostri attuali contesti di vita quotidiana. Non ci sarà uniformità, ma esperienze diverse in contesti diversi.
Quali beni immobili saranno necessari essenzialmente? La tendenza attuale al ribasso comporta un notevole impatto finanziario. Non si tratta soltanto di risparmiare, ma di stabilire delle priorità. Nei tempi futuri che cosa servirà alla chiesa? Si può delineare una prospettiva real-utopistica della chiesa del futuro.
Non si tratta di fantasticherie immaginarie o di visioni emozionali, ma secondo il concetto di 'utopia concreta' di Ernst Bloch oppure secondo il concetto di ideale storico, concreto e realistico di J.Maritain.
Consigliamo la lettura del saggio di G.Greshake: 'Chiesa dove vai?' (Ed. Queriniana,Brescia,2023).
E’ finita la chiesa di popolo e di massa, come diceva K.Rahner la chiesa del futuro sarà una chiesa 'in diaspora, in minoranza, di libera elezione, senza ritirarsi in un ghetto accogliente e compiaciuto tra quattro mura'.
Sarà più spirituale, più mistica con gli occhi aperti (J.B.Metz).
Sarà una chiesa di laici e soprattutto di donne con specifiche capacità e carismi .
I vescovi e i presbiteri abbandoneranno lo 'status di casta'.
Sarà una chiesa in cammino, caratterizzata dal superamento del clericalismo, dell’autoritarismo e della sacralizzazione del centralismo.
2024-06-17