Cambia la comunicazione e…la punteggiatura

by don Aurelio

Punto, punto e virgola, un punto e un punto e virgola… Ma sì, fai vedere che abbondiamo. 'Abbundandis in abbundandum…'.
Non si può che sorridere ogni volta che ci imbattiamo nella celebre sequenza della lettera tratta dal film ‘Totò, Peppino e la malafemmina’, in cui il principe della risata, per non apparire ‘provinciale‘, sparge a piene mani i segni che le grammatiche vogliono siano usati in ben altro modo. Però ha ragione Antonio De Curtis: la punteggiatura,come tutta la scrittura, è anche gioco, invenzione e creatività. Le regole, che comunque ci sono, vanno rispettate e soprattutto conosciute, prima di poterle trasgredire.
Alessandro Manzoni nei Promessi sposi arriva a impiegare fino a sei puntini di sospensione. Ugo Foscolo nelle 'Ultime lettere di Jacopo Ortis' inventa la lineetta evidenziatrice, altri scrittori le due virgole sovrapposte, le parentesi vuote, cioè prive di contenuti, ecc., fino a rasentare 'l’errore d’autore'. Ormai non sappiamo più se completare un sms o un periodo sul social network con un punto, perché lo riteniamo superfluo. Godono ancora di uno status di relativa libertà: le virgolette alte (" "), le caporali (< >), gli apici singoli (' ). Oggi la virgola soffre di molta incertezza: c’è chi la usa anche per separare il soggetto dal verbo. Alcuni simboli oggi conoscono una autentica esplosione, grazie a internet e ai cellulari. Uno è il punto esclamativo (sconosciuto agli antichi greci e romani). Oggi si tende a usare insieme esclamativo e interrogativo, per rendere l’idea di una domanda che ha un’impronta di stupore. Aggiungiamo le 'faccine' che con altre centinaia di 'icone' costellano ormai messaggini, post e tweet.
Già nel 2009 Umberto Eco lamentava l’eclissi del corsivo. I bambini, e non solo, non sanno più scrivere a mano. La crisi è cominciata con l’avvento della penna a sfera. La scrittura in corsivo accende il cervello più della tastiera.
La punteggiatura ha un uso fondamentalmente comunicativo e i suoi problemi oggi sono relativi al rapporto tra scritto e parlato.


2024-02-25