Autostima oppure orgoglio?

by don Aurelio

In questi giorni ho riletto alcuni libri della psicologa Nicoletta Cinotti, molto conosciuta in Liguria e nel Nord Italia. Non è facile trasformare l’emozione dell’orgoglio in autostima e fierezza. Fierezza deriva etimologicamente dal latino ‘fiera-animale’ e il sentimento dell’orgoglio deriva dalla radice tedesca ‘urgual’ che vuol dire ‘notevole’: per un successo oppure dignitosi in una sconfitta. Insieme al potere dobbiamo usare la misericordia, il diritto e l’amore (A.Gorman).
Una buona autostima e il sentirci fieri di noi non vuol dire ostentare di essere migliori degli altri. Un buon livello di autostima ci aiuta ad accettare serenamente le critiche che diventano così costruttive. Invece un basso livello di autostima ci rende demotivati, ansiosi, stressati, depressi, aggressivi e talvolta anche con disturbi di alimentazione. Spesso una ‘bassa autostima’ crea difficoltà relazionali, fallimenti lavorativi e persino problemi di salute. Abbiamo una buona autostima quando ci valutiamo positivamente come persone: però rischiamo talvolta di diventare instabili a causa di delusioni professionali o sentimentali.

Tuttavia l’autostima può aumentare :

  • Prendendosi cura di sé
  • Pensando in positivo
  • Imparando ad accettare i complimenti
  • Scoprendo i propri talenti, senza confrontarli con gli altri
La mitezza e l’umiltà di cuore storicamente sono state manipolate per rendere la gente sottomessa e passiva, inutile, incapace, che nasconde i propri carismi, per poterla meglio manovrare e opprimere. Essere umili non significa non stimarsi oppure, al contrario ovviamente, ipervalutare le proprie abilità. Il rischio è di formarsi una immagine distorta di sé umanamente e, se si è credenti, di Dio. L’autovalutazione può manifestarsi come sopravvalutazione o come sottovalutazione. Chi è umile è cosciente delle proprie potenzialità decide di non autolodarsi per esse.
Umiltà non significa sottovalutarsi e nemmeno sentirsi superiore agli altri. Ricordiamo la favola di Fedro: la rana che scoppia, perché voleva diventare come il bue. L’essere umili si contrappone all’orgoglio vanitoso. Il saper perdonare e l’imparare dai nostri errori ci rendono umili. L’autostima ci rende capaci di riconoscere sinceramente le virtù delle persone che ci stanno accanto. La farfalla non deve dimenticare di essere stata bruco.
I narcisisti spesso nascondono una bassa autostima. Ostentano esteriormente una facciata di superiorità per nascondere evidenti problemi relazionali. Esiste un narcisismo sano ed equilibrato: per es. essere apprezzati, ammirati ed avere successo… C’è anche una autostima malata e patologica: quando è troppa oppure troppo poca, eccedendo nell’autocompiacimento e svalutando chi ci sta attorno, nascondendo così una fragilità interiore con la ricerca instancabile del prestigio e della ammirazione altrui. L’autostima sana è basata sull’accettazione dei propri punti di forza e delle proprie debolezze.
Spesso depressione e narcisismo sono due puntelli che tengono in piedi una personalità nevrotica.

Una autostima equilibrata ci offre molti benefici:

  • Resilienza nelle difficoltà
  • Gestione serena dello stress
  • Cura di ‘relazioni belle’
Dopo queste riflessioni su ‘autostima o orgoglio’, possiamo aggiungere che siamo arroganti se:
  • Desideriamo esageratamente ricevere complimenti
  • Non riconosciamo i nostri errori
  • Non accettiamo le critiche
  • Parliamo sempre di noi stessi
  • La parola perdono è sconosciuta
  • Siamo intolleranti verso gli altri
  • Nascondiamo le nostre debolezze
A questo punto ho aperto la Bibbia e ho letto:
‘Tu sei prezioso ai miei occhi’ (Isaia 43,4)
‘Mi hai fatto come un prodigio’ (Salmo 138)
‘Tutto posso in colui che mi dà forza (Filippesi 4,13)
‘Fin d’ora siamo figli di Dio’ (1 Giovanni 3,2)
‘Che cosa l’uomo può dare in cambio della propria anima?’ (Matteo 16,25)
‘Dio ci ha creati a Sua immagine' (Genesi 1,26)
'Siamo nati per essere amati e per amare'(cfr. Ufficio di pastorale della chiesa di Adria-Rovigo per le persone sole ).


2025-02-05