Perché restare nella Chiesa

by don Aurelio

Di motivi per non essere più nella chiesa ce ne sono molti e diversi tra loro. Molti voltano le spalle alla chiesa perché appare troppo arretrata, troppo medioevale, troppo ostile al mondo, perché si sta svendendo alla moda e sta perdendo la propria anima. Sembra che oggi restino nella chiesa soltanto coloro che rifiutano la sua essenza storica e così si intrecciano stranamente motivi a favore e quelli contro di essa. Romano Guardini nel 1921 affermo’: ‘La chiesa sta iniziando a svegliarsi nelle coscienze’. Perché si rimane nella chiesa? Per poter dare una risposta sensata dobbiamo riflettere seriamente sul contesto storico, sul vuoto inquietante che il concilio ha fatto emergere, sulla disgregazione in questa ricerca dell’unità, sulla speranza di riforma ormai degenerata, sulla attesa del cambiamento come conversione degli altri, sulla crisi della fede, sul progresso della chiesa nella direzione della conferma del loro cammino personale.
Sembra che oggi Dio muoia nella cristianità: ciò che per alcuni è progresso per altri è miscredenza. Chi da tempo ha abbandonato la fede, si sente in ‘buona coscienza’, un vero cristiano progressista. Tanti sono gli elementi positivi nella chiesa: la nuova liturgia, l’attenzione ai problemi sociali, il cammino ecumenico verso l’unità…. Tuttavia appare spesso una istituzione vuota e stagnante, insudiciata e mortificata da una storia che non si è fatta mancare alcun scandalo, accondiscendente a tutte le correnti della storia.

  • Anch’io resto nella chiesa perché nella ‘nostra chiesa vive la chiesa di Cristo’.
  • Malgrado tutte le sue debolezze umane è la chiesa che rende incontrabile nella storia il Cristo (Henrj De Lubac).
  • Resto nella chiesa perché non si può credere da soli: la fede si vive in comunione con gli altri.
  • La fede unisce.
  • La fede o è ecclesiale o non esiste.

Tuttavia una chiesa non può essere una mia creazione, non è lo strumento dei miei stessi desideri. Rimango nella chiesa perché considero la fede realizzabile solo in essa e comunque mai contro di essa. Solo la chiesa redime l’uomo, nel rispetto degli sforzi di Marx , di Freud e di Marcuse. La verità può essere calpestata ma non può soccombere. Non è una vergogna rimanere cristiani, perché tanti intorno a noi ci danno un credibile esempio di un cristianesimo autentico. Ci incoraggiano anche le bellezze della nostra nuova chiesa, la dignità della nostra liturgia, le nostre feste nelle quali convivono armoniosamente l’ieri e l’oggi, il tempo e l’eternità.
In questi giorni ho riletto molti libri di Papa Benedetto XVI e in particolare la conferenza del Prof. Ratzinger a Monaco del giugno 1970. Emerge nelle sue parole un vero amore a Cristo né stanco, né acritico pronto a soffrire se necessario.


2024-12-15