Vita da cani…

by don Aurelio

‘Chi non ama gli animali non ama gli uomini’, si dice. Quelli che non amano gli animali non è detto che odino o detestino gli uomini. A tanti invece più semplicemente non importa nulla: per loro gli animali esistono come le piante e le montagne e tutte le altre creature che Dio ci ha donato. Personalmente a Rapallo ho iniziato la tradizione di benedire gli animali, sia per S. Francesco d’Assisi e sia per S. Antonio abate, con numerose iniziative culturali e tradizionali.
Hitler andava pazzo per i suoi cani. Una sola volta partecipò a una battuta di caccia alla volpe, ma si rifiutò categoricamente di sparare: troppa pena gli faceva la bestiola indifesa. Ci volle tutta la pazienza dei suoi gerarchi per impedirgli di vietare la caccia in tutto il Reich.
E’ nota la pubblicità 'Regala un cucciolo', però è doveroso indagare preliminarmente sul soggetto prescelto come destinatario del dono. Non tanto perché potrebbe essere allergico al pelo dei felini o degli altri piccoli animali, ma per la sua immaturità psicologica: spesso li sfruttano affettivamente contro la solitudine infantile o senile per un tempo limitato e poi li abbandonano sull’autostrada. Tutti apprezziamo però a livello sociosanitario la Pet Therapy.
Ho il terrore di certi inviti a cena con il gatto che ti salta sulle ginocchia interponendosi tra la tua faccia e il piatto, oppure con il doberman che ti fissa silenzioso a pochi centimetri di distanza. Ricordo che in occasione della benedizione delle case, entrato con il chierichetto nel giardino di una villa e chiuso il cancello alle nostre spalle, ci accoglieva un mastino napoletano più veloce della vecchia padrona di casa che urlava: 'a cuccia, non si preoccupi non fa nulla…', insieme a parolacce urlate con veemenza: non ho mai capito se erano rivolte a me che ero paralizzato dalla paura, però in atteggiamento benedicente, oppure al cane, che forse mi aveva scambiato per un dentista perché, spalancandomi la bocca, mi permetteva di esaminare la sua dentatura veramente … perfetta. I decibel delle imprecazioni urlate a quella belva avevano come obiettivo di ostentare la fede di quella vecchietta (così lei pensava), più che la mia incolumità.
In altre circostanze il cane si limitava ad annusarmi, sbavando sul secchiello dell’acqua benedetta, soddisfatto e rassicurato, mi incoraggiava attraverso una semantica comunicativa animalesca e con un muso teneramente ‘pietoso’ a portare un ex voto a S. Rocco o a S. Francesco che, beato lui, aveva ammansito il lupo di Gubbio. Can che abbaia non morde, si dice.
Al padrone di casa si leggeva benissimo in faccia: 'come, non ti vergogni, di avere paura di un animale così inoffensivo?'. Con il chierichetto siamo sfuggiti miracolosamente ad un pastore maremmano abruzzese (ci ha sorpresi nel territorio del giardino della villa ) e, avendo superato il record della corsa ad ostacoli, ci siamo chiusi in macchina. Dopo una ventina d’anni questo giovane ex chierichetto mi ha invitato a benedire le sue nozze e con grande compiacimento mi disse che da quel giorno si dedicò all’atletica leggera con ottimi risultati.
Oggi sono tanti coloro che non hanno figli, ma per molti spesso non è chiara la distinzione che c’è tra un figlioletto e un animale da compagnia. Talvolta nel passeggino potrebbe esserci anche un cane e il linguaggio della giovane padrona potrebbe trarre in inganno, in quanto è lo stesso per entrambi. Un mio amico veterinario mi confidava con raccapriccio, di gente che usa lenzuola 'marrone', perché il cane adorato dorme nel mezzo della coppia, o di altre persone che per mantenere questi animali con una raffinata alimentazione e costosissime cure sanitarie hanno fulminato patrimoni.
Vorrei parlare anche con coraggio della fame nel mondo, di adozioni e affidi, ma forse non è questo il momento. Siamo avviati a grandi passi verso la follia, ma ancora liberi. Mi sembra che nella nostra città ci siano troppi cani che, chiusi in angusti appartamenti, soffrono se non hanno un giardino o un ampio terrazzo. Emerge anche un evidente problema sanitario per la gente, soprattutto perché non piove da molti mesi e sono pochi coloro che accompagnano i cani con buon senso e soprattutto con doverosa educazione (es. con paletta e bottiglia).
Non basta più la benedizione per i credenti, forse è più urgente la danza della pioggia e la buona educazione per tutti.


2024-08-16